Nostro prezzo € 35,00
Disponibilità: Immediata
Quantità
Descrizione
Autore: Giuseppe Trisorio Liuzzi, Domenico Dalfino
Data di Pubblicazione: 2023
ISBN: 9791259652997
Pagine: 354
Il codice di procedura civile contempla uno speciale procedimento a cognizione piena per la disciplina delle controversie in materia di lavoro, riservato alla “competenza” di giudici a ciò funzionalmente destinati e, per questo, muniti di un sapere tecnico-giuridico necessariamente specializzato. La previsione di un trattamento differenziato per questa tipologia di contenzioso risponde a due fondamentali ragioni: per un verso, la disuguaglianza economica tra una parte e l’altra del rapporto contrattuale; per un altro, la natura e il contenuto delle situazioni sostanziali oggetto della lite, coincidenti quasi sempre con diritti indisponibili o semi-indisponibili o disponibili e, però, protetti da norme inderogabili o comunque di rango costituzionale. Le disposizioni relative – introdotte dalla l. n. 533 del 1973 in risposta all’emersione dei nuovi diritti dovuta alle fondamentali riforme di carattere sostanziale della fine degli anni ’60 e dell’inizio degli anni ’70 dello scorso secolo – non hanno subito significative modifiche e, anzi, hanno conosciuto una sempre più ampia espansione ed esportazione in altri e differenti contesti. Circa dodici anni fa, peraltro, il processo del lavoro è assurto a vero e proprio “modello” processuale per tutte le controversie contraddistinte da «prevalenti caratteri di concentrazione processuale, ovvero di officiosità dell’istruzione», sia pure con esclusione delle norme codicistiche dettate in precipua funzione di tutela del lavoratore o comunque incompatibili. Ne è conseguita la necessità di distinguere tra “rito del lavoro” e “rito delle controversie di lavoro”, intendendosi con quest’ultima formula soltanto il procedimento da esperire per le ipotesi previste dall’art. 409 c.p.c. Da ultimo, il d.lgs. 149/2022 ha inciso sulle disposizioni che disciplinano il processo del lavoro sia direttamente (assoggettandovi le controversie relative all’impugnazione del licenziamento e attribuendo ad esse una “corsia preferenziale”, con contestuale abrogazione del c.d. rito Fornero) sia indirettamente (apportando rilevanti modifiche in tema di atti processuali, svolgimento delle udienze, impugnazioni, procedimenti speciali, esecuzione) ed estendendo, inoltre, alle controversie di lavoro l’applicabilità dell’istituto della negoziazione assistita da uno o più avvocati.