Ha ragione Amleto a lamentare che i «tempi sono fuori sesto», soprattutto se li si rapporta agli attuali, caratterizzati da emergenze di ogni tipo (epidemiche, belliche, energetiche e, pare prossima, alimentare). Occorre tuttavia darsi coraggio e registrare anche importanti segnali evolutivi, specie, nella dinamica persona umana (cittadino o straniero) e Pubblici poteri. Qui campeggia il PNRR che sembra (finanziamenti europei alla mano) fortemente orientato a restituirci un’Italia, green, digitale, sostenibile, semplificata, attenta alle esigenze dei singoli. Ancora più importante e centrale, per il rilevante contenuto ideologico che sottende, è la riforma costituzionale che ha riscritto in chiave «ecologica» il rapporto con il Pianeta ed i suoi abitanti: la filiera si allunga, poiché non può esserci equilibrio se non inclusivo, pacifico, attento alle generazioni future («next generation») e quindi tratto da politiche di forte impronta sociale. È lo stesso rapporto pubblica Amministrazione cittadino (sempre difficile a sintetizzarsi) che sembra evolvere: si pensi alla attenzione per la privacy individuale rispetto alle invadenze mediatiche e, soprattutto, per le comunità (da quelle familiari, alle più estese). Tutto questo gli umili curatori del presente Codice Amministrativo MINOR hanno tenuto in attenta considerazione e cercato di filtrare, per cogliere unitariamente lo sforzo del legislatore di adeguarsi al mutato e complesso contesto che stiamo vivendo.