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Autore: Nivoli, Lorettu, Milia
Editore: Piccin
Data di Pubblicazione: 2019
ISBN: 9788829930111
Pagine: 556
"La Società Italiana di Psichiatria (SIP) presenta in questo volume l'approfondimento di quattro temi molto rilevanti nel settore della salute mentale: il suicidio, il comportamento violento, i comportamenti rivendicativi e la perizia psichiatrica in tema di capacità di intendere e di volere. L'intento principale degli Autori è fornire sia uno strumento di approfondimento e aggiornamento per gli operatori della salute mentale che un testo di riferimento per la magistratura e l'avvocatura. Il contenuto dei vari capitoli è l'espressione finale di un lavoro di consenso tra psichiatri coinvolti nella pratica forense e nella ricerca. La nascita dei vari documenti di lavoro, poi confluiti nel testo, si deve all'impegno della Scuola di Psichiatria Forense di Sassari nelle persone di Giancarlo Nivoli, Liliana Lorettu, Paolo Milia, Alessandra Nivoli, che hanno profuso un grandissimo impegno nel promuovere e stimolare il dibattito sui temi trattati all'interno della Società Italiana di Psichiatria Forense (SIPF) e più in generale della SIP".
La Società Italiana di Psichiatria (SIP) ha il piacere di presentare in questo volume l’approfondimento, in un’ottica psichiatrico-forense indirizzata al perseguimento delle migliori pratiche clinico-assistenziali, di quattro temi molto rilevanti nel settore della salute mentale: il suicidio, il comportamento violento, i comportamenti rivendicativi e la perizia psichiatrica in tema di capacità di intendere e di volere. Ciascuno dei capitoli del volume, fondamentalmente ispirato al rispetto del principio della beneficialità del paziente, è basato su un puntuale aggiornamento del sapere scientifico basato sulle evidenze cliniche condivise riguardanti i temi trattati e sulla chiarificazione dei doveri e diritti dello psichiatra in tema di responsabilità professionale. L’intento principale del volume è quello di fornire una visione critica aggiornata ed approfondita delle complesse tematiche trattate, che sia non solo un
utile strumento di approfondimento e di aggiornamento per gli operatori della salute mentale ma anche un significativo e privilegiato testo di riferimento per la magistratura e per l’avvocatura. Il contenuto dei vari capitoli è l’espressione finale di un lavoro di consenso, svolto attraverso tappe intermedie di verifica, tra psichiatri coinvolti nella pratica forense e nella ricerca, che operano concretamente e nella quotidianità in contatto diretto con i problemi della sanità pubblica nel settore della salute mentale. La nascita di questi documenti di lavoro, poi confluiti nel presente volume, si deve all’impegno della Scuola di Psichiatria Forense di Sassari nelle persone di Giancarlo Nivoli, Liliana Lorettu, Paolo Milia, Alessandra Nivoli, che hanno profuso un grandissimo impegno nel promuovere e stimolare il dibattito sui temi trattati all’interno della Società Italiana di Psichiatria Forense (SIPF) e più in generale della SIP, di cui la SIPF è da sempre una delle Sezioni Speciali più attive e propositive. La formulazione attuale dei documenti è opera di gruppi di lavoro che hanno operato nell’ambito degli appuntamenti congressuali che la SIPF regolarmente ha promosso ad Alghero nel Maggio del 2015, 2016, 2017 e 2018 e di diversi incontri extra congressuali appositamente organizzati in cooperazione con gli organismi rappresentativi della SIP. I capitoli di cui è costituito questo testo vanno considerati alla stregua di documenti di lavoro e, come qualunque documento di natura tecnico scientifica, sono perfettibili e passibili di ulteriori miglioramenti ed aggiornamenti, anche alla luce di alcune linee di tendenza emergenti negli ultimi anni quali l’inappropriata e scientificamente in-condivisibile psichiatrizzazione dei comportamenti devianti o francamente criminali; la crescente ed indebita criminalizzazione delle persone affette da disturbi mentali, che inevitabilmente ne aggrava lo stigma e l’emarginazione sociale; la talora acritica e aprioristica de-responsabilizzazione delle persone affette da disturbi mentali; la non rara colpevolizzazione delle vittime, esperienza psicologicamente traumatizzante e foriera di conseguenze talora gravi sulla loro salute mentale; la crescente consapevolezza della necessità di promuovere la tutela della salute mentale nei confronti di tutti i cittadini indipendentemente dalla loro situazione giuridica. Al fine di aumentare il consenso professionale della categoria ciascuno di questi documenti, una volta predisposto dalla SIPF, è stato inviato al comitato esecutivo della SIP, composto da trenta psichiatri clinici universitari e ospedalieri, rappresentativi di tutto il territorio nazionale, per essere discusso e approvato nelle riunioni programmate. Avere condiviso metodologia e contenuti tra rappresentanti della psichiatria forense e quelli dediti alla clinica, tutti impegnati nella lettura e nella condivisione dei testi, ne aumenta il valore teorico e la fruibilità nella pratica psichiatrica di tutti i giorni. Inoltre, quanto prospettato nei capitoli di questo testo ha tenuto conto del delicato e complesso rapporto tra psichiatria e diritto e della fattibilità delle soluzioni e procedure suggerite nella cornice dell’attuale sistema normativo e nel rispetto delle reciproche pertinenze e competenze di questi due mondi.
I documenti di lavoro prodotti non sono né possono essere considerati ovviamente alla stregua di Linee Guida, sulle quali la SIP e la SIPF sono pronte a impegnarsi, come principali Società Scientifiche del settore, nel contesto delle procedure introdotte dalla cosiddetta legge Gelli/Bianco. In attesa della pubblicazione delle Linee Guida, i contenuti del Volume rappresentano, in concreto e secondo le norme vigenti, un utile e importante punto di riferimento in ambito forense, in tema di raccomandazioni e buone
pratiche cliniche assistenziali, in relazione alla delicata materia della responsabilità professionale dello psichiatra.