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Autore: Pasqua, Forni
Editore: Piccin
Data di Pubblicazione: 2022
ISBN: 9788829932849
Pagine: 255
Le biotecnologie vegetali, negli ultimi anni, hanno visto un grande incremento grazie allo sviluppo e all’applicazione di nuove metodologie. Questo libro offre una panoramica sulle biotecnologie vegetali e i vari aspetti del loro impatto sulla società odierna e futura. È stato dato ampio spazio ad approfondimenti molecolari e alle applicazioni delle biotecnologie in campo agroalimentare, ambientale, energetico, farmaceutico, medico e industriale, integrando le diverse aree tematiche con un approccio trasversale. La stesura del presente volume ha coinvolto docenti di varie sedi universitarie sul territorio nazionale, in particolare giovani entusiasti del loro lavoro che hanno portato nuove competenze sulla base delle più recenti acquisizioni scientifiche. Il testo è rivolto agli studenti di lauree triennali e magistrali delle classi della Biologia e Biotecnologie, con argomenti adatti alle esigenze dei nuovi ordinamenti didattici con la finalità non solo di fornire gli strumenti utili a superare gli esami, ma anche per stimolare la curiosità in campi in rapida e costante evoluzione. Il testo è anche corredato da un’ampia iconografia a colori, immagini e schemi originali che possono rendere lo studio più vivo e più attraente. Inoltre, al termine di ogni capitolo sono stati inseriti alcuni quesiti per la verifica da parte dello studente delle conoscenze acquisite. Gli organismi vegetali stanno acquisendo sempre più importanza non solo come fonte di alimenti, ma anche come biomasse per la produzione di energie rinnovabili, per la depurazione dell’ambiente e come fonte di molecole bioattive per prodotti nutraceutici, cosmetici e farmaceutici.
Inoltre, le interazioni delle piante con microrganismi del suolo, promotori della crescita, risultano di fondamentale importanza per un’agricoltura sostenibile compatibile con l’ambiente e con la salute umana. In questa prospettiva l’applicazione delle nanotecnologie in agricoltura offre un nuovo strumento per abbattere l’uso di pesticidi e fertilizzanti minimizzando ulteriormente gli effetti negativi sull’ambiente e sugli organismi non bersaglio. Un capitolo è dedicato ai temi della sicurezza alimentare in termini di possibile presenza di contaminanti chimici, fisici e microbiologici nei cibi e il ruolo delle biotecnologie nel fornire soluzioni. Il rischio di perdita della biodiversità vegetale può essere affrontato mediante applicazioni biotecnologiche che prevedono la conservazione ex situ del germoplasma delle specie vegetali negli Orti Botanici e nelle banche del germoplasma. Per prevenire l’estinzione di alcune specie, i semi di piante minacciate possono essere crioconservati per lunghi periodi e poi le piante ottenute ex situ possono essere reintrodotte nel loro ambiente naturale. Alcuni capitoli del testo sono dedicati alle metodiche più innovative dell’ingegneria genetica delle piante, incluso il “genome editing”. Ricordiamo che le piante hanno tre genomi, nucleare, plastidiale e mitocondriale, e tutti possono essere trasformati. Nel testo è stato affrontato il tema della percezione del rischio delle biotecnologie applicate alle piante. L’argomento è delicato e non si può prescindere dall’attenta valutazione dei rischi che però deve essere su base scientifica e non dibattuta solo al livello di percezione. L’approccio biotecnologico appare la strada più percorribile per aumentare la resa delle colture, per migliorare la tolleranza agli stress biotici e abiotici, per modificare i tratti della pianta. Le scoperte devono essere tutelate, si parla quindi nell’ultimo capitolo di “privativa di nuove varietà vegetali” e di “denominazioni protette”, un’esigenza molto sentita in Italia per proteggere i nostri prodotti di alta qualità.