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Autore: Paola Maria Fiocco , Luca Mori
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2005
ISBN: 9788846465290
Pagine: 224
Identità e cittadinanza hanno rappresentato e rappresentano, oggi forse ancor più di ieri, due tra i concetti che la sociologia ha più dibattuto. All’aumento di circolazione delle merci, del capitale e delle persone si accompagna un altrettanto vertiginoso aumento della circolazione dei significati. Lo Stato, per alcuni, rischia di essere un contenitore vuoto, privo di tutte quelle funzioni di regolazione sociale, economica e persino culturale che aveva ricoperto nel passato. Difficile oggi racchiudere gli orizzonti dentro gli angusti perimetri fisici di una nazione. Le culture si diffondono lungo le autostrade dell’informazione, l’esotico è ormai sotto casa ed i confini delle nostre appartenenze, anche politiche, come lo è appunto la cittadinanza, si presentano come frontiere frastagliate.
Nel portare avanti questo dibattito, spesso però ci si riferisce, anche inconsapevolmente, ad un’identità culturale e ad una cittadinanza declinata in termini di diritti politici e civili. La figura principe di queste riflessioni è il migrante, lo straniero, colui che, lasciandosi alle spalle la propria identità, mette in crisi la nostra o, se non altro, ci spinge a sviscerarne i limiti. Meno affrontato, anzi spesso emarginato se non del tutto taciuto, è invece il tema della differenza corporale e/o mentale. La persona affetta da disturbi genetici, il malato cronico, l’anziano non autosufficiente, rappresentano tutte persone in situazione di handicap. Dall’eliminazione delle barriere architettoniche, all’integrazione scolastica, a quella lavorativa, chi versa in una situazione di handicap ha bisogno che le altre persone se ne rendano conto e agiscano di concerto per eliminare più ostacoli possibile. In breve, il disabile richiede riconoscimento. Il tema dell’identità e della cittadinanza rispetto alla condizione d’handicap ha, quindi, a che fare con la possibilità di essere persona. Con il fondamentale, imprescindibile bisogno di essere riconosciuti in quanto soggetti.
Questo numero di Salute e Società cerca proprio di affrontare questi problemi attraverso prospettive diverse: sociologiche, filosofiche, psicologiche, pedagogiche e operative. Il lettore vi ritroverà lavori teorici sull’identità e sull’educazione, saggi di carattere metodologico, così come descrizioni di esperienze pratiche di supporto e di cura. L’eterogeneità del materiale è comunque attenuata dalla consapevolezza, comune a tutti gli autori, che il modo migliore per parlare della diversità sia cercare di escogitare le strategie per eliminarla.