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Autore: Foye, Lemke, Williams
Editore: Piccin
Data di Pubblicazione: 2014
ISBN: 9788829926633
Pagine: 1616
Il Foye’s Principles of Medicinal Chemistry è giunto alla settima edizione americana, cui corrisponde la VI edizione italiana. Vorrei ricordare che l’Editore Piccin, nel lontano 1974, quando ha avuto per le mani la prima edizione del Foye’s Principles of Medicinal Chemistry, ha intuito immediatamente l’importanza di quell’opera nel campo della chimica farmaceutica italiana, e subito ha provveduto alla traduzione italiana con l’aiuto del Prof. Paolo Da Re. Successivamente, con ritmica puntualità, ha seguito l’evoluzione delle varie edizioni dei Principles pubblicate negli Stati Uniti, provvedendo alla loro traduzione in versione italiana. Siamo ora arrivati alla VI edizione italiana che corrisponde alla VII edizione americana. La struttura della presente edizione è aggiornata rispetto alla precedente e diversi nuovi capitoli sono stati inseriti e precisamente il Capitolo 5, “Trasportatori di membrana dei farmaci”; il Capitolo 16, “Anestetici generali ed anestetici locali”, il Capitolo 19, “Allucinogeni, stimolanti, droghe d’abuso correlate e loro potenziale terapeutico”, ed il Capitolo 42, “Nutrizione e obesità”. Ricordo che la chimica farmaceutica è una disciplina chiave nella moderna scoperta dei farmaci e nella loro progettazione. Per la maggior parte del ventesimo secolo, la gran parte dei farmaci è stata scoperta o attraverso l’identifi cazione di componenti attivi di rimedi naturali tradizionali, o attraverso la progettazione razionale o per caso, mentre dal ventunesimo secolo la scoperta di nuovi farmaci è stata principalmente focalizzata sui bersagli dei farmaci e sullo screening altamente selettivo di target molecolari e sul disegno di farmaci assistito da computer. Durante gli ultimi decenni la chimica farmaceutica ha fatto notevoli passi in avanti non soltanto sintetizzando nuovi composti ma anche comprendendo le basi molecolari della patologia ed il suo controllo, identifi cando i bersagli molecolari implicati nell’eziologia delle malattie e infi ne inventando specifi ci composti, che bloccano le biomolecole nella progressione di una malattia o che ne fermano il decorso. È noto che i chimici farmaceutici usano le relazioni tra struttura e attività per migliorare gli “hits nei lead compounds” ottimizzando la loro selettività verso uno specifi co target e assicurando le proprietà farmacocinetiche che coinvolgono l’ADMET (assorbimento-distribuzione-metabolismo-escrezionetossicità). Inoltre, per venire incontro alla crescente richiesta delle scuole di farmacia americane di interagire più effi cacemente con la clinica, nella VII edizione del Foye’s Principles of Medicinal Chemistry è stato evidenziato il ruolo del farmacista inteso come il tramite tra il sistema sanitario ed il paziente. A questo proposito è stata inserita una sessione di rilevanza clinica: all’inizio di ogni capitolo, un clinico con esperienza pratica ha provveduto a scrivere un commento relativo al signifi cato clinico della chimica farmaceutica, con particolare riferimento alla classe dei farmaci riportati. In particolare, all’inizio dei Capitoli 3 e 4 il clinico ha provveduto a redigere uno scenario clinico (mini-case) dei problemi reali terapeutici dello stato della patologia considerata. È noto che il farmacista ha la responsabilità di migliorare la qualità della vita del paziente assicurando un uso appropriato dei farmaci. Per fare questo in modo adeguato, il farmacista deve saper sintetizzare le scienze di base come la chimica organica, la biochimica, la farmacologia e la farmacoterapia con le scienze farmaceutiche, nel tentativo di trovare una correlazione tra chimica farmaceutica e clinica; e in questo senso proprio l’aspetto clinico è stato sviluppato anche trattando vari “case reports”. In questo testo è stato messo in evidenza che i più utilizzati studi dei casi terapeutici e i casi clinici di chimica farmaceutica sono scenari clinici che presentano un paziente che necessita dell’intervento esperto del farmacista. Lo studente nel ruolo del farmacista valuta le condizioni cliniche e personali del paziente ed eff ettua una selezione del farmaco. In ogni caso, in uno studio di chimica farmaceutica sono indicate le strutture dei farmaci candidati. Gli studenti consultando questo testo dovranno eff ettuare un’approfondita analisi della relazione tra struttura e attività (SAR) e determinare alcuni parametri tra cui la potenza relativa, la selettività verso il recettore, la durata d’azione e i potenziali eff etti collaterali, e quindi applicare le conoscenze raggiunte per le necessità terapeutiche del paziente. Le scelte terapeutiche riportate sono state selezionate con cura per permettere allo studente di focalizzare la chimica rilevante per la terapia delle classi dei farmaci impiegate per il trattamento di una particolare patologia. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito con professionalità e competenza alla traduzione dei vari capitoli di questo libro, senza i quali esso non esisterebbe. Un particolare ringraziamento alla Dottoressa Antonella Noventa della Casa Editrice Piccin, che con la sua vii competenza e professionalità ha risolto i problemi editoriali e linguistici stabilendo un fattivo rapporto di collaborazione con i vari traduttori. Un pensiero va rivolto al Prof. Paolo Da Re, che delle edizioni italiane del Foye’s Principles of Medicinal Chemistry è stato il primo artefice e collaboratore, ed al Prof. Sergio Caffieri che ha dato un notevole contributo alle ultime edizioni. Infine con la traduzione di questa settima edizione, va ricordato il contributo di William O. Foye, la cui capacità di cogliere il grande sviluppo della chimica farmaceutica ha reso possibile la nascita dei Principles of Medicinal Chemistry, che si sono sviluppati attraverso successive edizioni fino ai giorni nostri.