Alla vigilia del match mondiale contro Boris Spasskij, Bobby Fischer dichiarò al Washington Post: «Io non credo nella psicologia, credo nelle buone mosse.» Eppure a leggere le 60 partite, verrebbe di pensare esattamente il contrario. Il libro, pubblicato originariamente nel 1969, contiene le partite del periodo 1957-67 che Fischer riteneva più significative per lui (comprese nove patte e tre sconfitte) ed è un viaggio affascinante nella mente del campione statunitense. I suoi commenti, freschi e diretti, svelano molte delle caratteristiche del giocatore che nei prossimi anni avrebbe surclassato tutti i suoi rivali: la meticolosità della preparazione, la conoscenza dei classici, lo studio attento di tutte le fonti disponibili, la fine comprensione delle caratteristiche dell'avversario, la grande tenacia, l'inesauribile ingegno, la brutale onestà intellettuale, il tutto innestato sulle sue proverbiali convinzioni scacchistiche ma anche su un indubbio spirito sperimentale. Questa nuova edizione si basa sul testo originale di Fischer ed Evans e presenta una nuova traduzione che restituisce al lettore il linguaggio e il pensiero degli autori. Introduzione di Larry Evans.